Al termine del derby con l’Unicusano Virtus Roma il capo allenatore della Benacquista Assicurazioni Latina Basket, Franco Gramenzi, in sala stampa ha risposto alle domande dei giornalisti.
Foto Ciamillo-Castoria a cura di Gennaro Masi che si ringrazia per la gentile concessione
Domanda: «Coach, tutto il quintetto base in abbondante doppia cifra, è una buona notizia.
Risposta: «Per l’ennesima volta abbiamo fatto una buona partita in trasferta, cosa che non riusciamo a fare in casa. Abbiamo fatto tutte buone partite in trasferta, sia quando abbiamo perso a Siena all’esordio o ad Agrigento, che quando abbiamo conquistato la vittoria a Scafati. Ne abbiamo fatte tante, perché ne abbiamo giocate quattro in trasferta, però in casa fino a questo momento non siamo riusciti a giocare nello stesso modo. Ci pesa un po’ di più la pressione che, probabilmente, alcuni dei giocatori più giovani soffrono. Su questo aspetto dovremo, quindi, migliorare. Poi, al di là del quintetto base e della doppia cifra, credo che il lavoro lo hanno fatto tutti quelli che sono stati in campo e lo fanno tutti durante la settimana, per cui i complimenti vanno sempre estesi a tutta la squadra».
Domanda: «Franco finalmente adesso che tutti sono abili e arruolati, si comincia a vedere la mano di quello che sai fare in palestra. Stasera hai colpito nel segno, nel senso che Roma non ha gente dentro che possa fungere da intimidatore, quindi avete massacrato Roma attaccando il ferro».
Risposta: «Si, è chiaro che ognuno fa delle scelte sia offensive che difensive. Avevamo fatto delle scelte particolari e volevamo andare su alcune cose, vista anche quella che è la difesa di Roma per esempio sul pick & roll. La cosa è voluta, ci abbiamo provato e ovviamente fino a che loro non cambiavano, facevano altre cose, che poi onestamente hanno provato nella ripresa prima di cambiare su situazioni di pick & roll hanno aspettato, alcune volte abbiamo sbagliato noi ad attaccare e li la difesa di Roma è stata molto brava, però alla lunga credo che questo ci abbia premiato. Io direi che per la mia squadra nella prima parte della partita sia stata positiva la parte d’attacco, meno la difesa. Sui secondi tiri abbiamo concesso troppi “fallo e canestro”, secondi tiri con canestro e fallo pesantissimi. Nella seconda parte di gara siamo andati molto meglio in difesa e in attacco abbiamo letto molto, molto meno e quindi abbiamo fatto più fatica dal mio punto di vista».
Domanda: «Al di la dei complimenti da estendere a tutta la squadra, a mio modesto parere, Rullo probabilmente merita una sottolineatura particolare soprattutto per i canestri chirurgici realizzati nei momenti decisivi e per la personalità messa in campo».
Risposta: «Indubbiamente Rullo e Poletti sono i giocatori più esperti della squadra e Roberto ha fatto un canestro importantissimo da tre punti con l’uomo addosso, ma significherebbe sminuire il lavoro di tutti gli altri, perché dietro quelle situazioni c’è tanto lavoro di tutta la squadra. E’ chiaro che da Rullo ci aspettiamo determinate cose, guai se non fosse così considerando la giovane età degli altri componenti della squadra come Uglietti, Pastore e lo stesso DeShields. Quindi, nei momenti importanti, chi se non quei due giocatori può avere la qualità di portarci un po’ su e quindi sicuramente bravi. Rullo si è preso delle responsabilità, alcune poi le ha sbagliate e ha concesso anche un 6-0 a Roma, è pur vero che in un paio di occasioni qualche fallo subito in più, onestamente, potevano fischiarglielo, anche se poi alla fine le cose si bilanciano».
Domanda: «Il PalaBianchini è sempre stato una fortezza, in questo avvio di campionato invece non è stato così».
Risposta: «Credo che in questo momento sia il segno di una squadra giovane che ancora deve prendere coscienza di se stessa, deve migliorare e collaborare molto meglio. Da questo punto di vista, quindi, occorrerà un po’ più di tempo, mi auguro che i nostri tifosi abbiano la pazienza, perché quando perdi in casa, ovviamente, non è mai una bella cosa. Piano, piano riusciremo a vincere anche al PalaBianchini».
Domanda: «Vorrei un suo commento su Arledge che nell’ultima partita casalinga aveva mostrato dei cali di concentrazione importanti, mentre a Roma oggi
è apparso trasformato, cosa è cambiato?».
Risposta: «Forse è stata la pressione che tutti abbiamo messo su di lui. Quello che abbiamo visto oggi è la “parte buona”, ma in altre occasioni abbiamo visto anche la parte meno buona, da parte sua vorremmo un po’ più di costanza, quindi continueremo a tenerlo sotto pressione. Se questo funziona, probabilmente è quello che serve a lui. In fondo anche Arledge dopo l’università ha disputato un solo campionato da professionista in Svizzera, quindi è chiaro che c’è bisogno di tempo per migliorare. Con gli americani abbiamo fatto delle scelte molto giovani, con investimenti ridotti, però occorre tempo e pazienza e a volte, forse, mettere un po’ di pressione per ottenere qualcosa».
Donatella Schirra
Ufficio Stampa
Latina Basket