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Prima edizione del Torneo Latina Basket Trofeo Together: un inno all’inclusione.

Donatella Schirra

Donatella Schirra

Ufficio Stampa Latina Basket

Pubblicato il

Dal 22 al 24 aprile 2023 Palestra Ist. Vittorio Veneto
Torneo Latina Basket Trofeo Together

INCLUSIONE, COINVOLGIMENTO, VALORIZZAZIONE, QUESTI LE BASI SU CUI E' STATA ORGANIZZATA LA PRIMA EDIZIONE DEL TORNEO LATINA BASKET TROFEO TOGETHER.

L’organizzazione dell’evento gestita in modo impeccabile, da Sabrina Benacquista e la collaborazione di tutto lo staff del settore giovanile e minibasket ha reso possibile l’ottima riuscita della manifestazione, che ha dato anche la possibilità di stringere nuovi legami e amicizie.

Il torneo ha dato spazio a due categorie di atleti: gli Under 13 e gli Under 17, i più piccoli sono andati in scena nella giornata di sabato, sia al mattino che al pomeriggio, mentre i più grandi sono scesi in campo domenica e lunedì.

Per la categoria Under 13 hanno alzato la coppa dei vincitori i padroni di casa della Latina Basket, seguiti dai ragazzi del San Paolo Ostiense in seconda posizione e terzi classificati gli atleti dell’Academy Basket Sezze. E’ stato premiato anche l’MVP  e il vincitore della gara di tiro. Ogni giocatore, inoltre, ha ricevuto una medaglia ricordo dell’evento.

La categoria Under 17 ha visto trionfare la squadra del San Paolo Ostiense, che ha vinto tutte le partite, seguita dai ragazzi del Tam Tam Basketball di Castel Volturno secondi classificati e in terza posizione gli atleti nerazzurri della Latina Basket.

 

I ragazzi della formazione Tam Tam Basketball, la cui storia ci ricorda le belle favole a lieto fine (vedi sezione in basso, ndr) hanno ricevuto la pergamena del Panathlon, consegnata da Umberto Martone Vice Governatore Panathlon Area Lazio e da Nadia Gigante, segretario Panathlon Club Latina.

L’evento si è chiuso con quello che potremmo definire “il terzo tempo” al campo all’aperto della Latina Basket, dove si sono riuniti tutti gli atleti nerazzurri che hanno preso parte alla manifestazione insieme ai ragazzi del Tam Tam Basketball per condividere qualche ora di giovialità tra panini imbottiti con salsicce alla brace, bibite fresche e immancabili partitelle 3vs3 sui campi, perché non si è mai troppo stanchi per fare due tiri.

Tre giorni incredibili, divertenti, variopinti, caratterizzati dal rumore della palla da basket sul parquet e dal fragore delle risate allegre dei giovani atleti. Ragazzi, prima che giocatori, che hanno condiviso momenti di sana e allegra competizione all’insegna dello sport e dei suoi importanti valori.

 

La prima edizione del Torneo Latina Basket Trofeo “Together”, parola inglese fortemente cara al Commendator Lucio Benacquista Presidente della Benacquista Assicurazioni Latina Basket e dal significato profondo,  è stato un successo in materia di umanità. 

 

 

 

Il senso dell’iniziativa si racchiude molto bene nel titolo dato al Trofeo: “together“, che in italiano si traduce “insieme” e che è un termine in cui il Presidente Benacquista e tutta la società nerazzurra credono molto: «Giocare insieme è la cosa più bella che voi ragazzi potete fare – ha detto il Commendatore durante le premiazioni – perché la condivisione è un aspetto importante nella vita di ognuno. Insieme si possono fare grandi cose, insieme si possono abbattere barriere e costruire fondamenta solide, insieme si ride, si scherza, ci si diverte. Insieme abbiamo la possibilità di conoscere persone e personalità diverse dalle nostre, di confrontarci con realtà differenti, ma accomunate dalla stessa passione per lo sport. Insieme abbiamo la possibilità di essere solidali, di aiutare e ricevere aiuto. Insieme per condividere esperienze, pensieri, progetti. Insieme per partecipare a un torneo di basket e concluderlo in armonia ritrovandosi fuori dal campo, dimenticando vincitori e vinti, e tornando a casa con un valore aggiunto che non sia solo un mero risultato numerico».

 

E’ stato un Torneo molto interessante e bello da vedere e, in particolare nel corso delle partite della categoria Under 17: «è stato davvero un “bel vedere” – conferma il coach nerazzurro Marco Guratti – c’è stato grande impegno da parte di tutti e le partite sono state giocate con una buona intensità. Non è mancata la fisicità, considerata la presenza di importanti giocatori, bene allenati da tecnici di primo livello, come Carlo Colella del San Paolo Ostiense, Roberto Bernassola della Virtus Pomezia e Antonio Perillo del Tam Tam Basketball. A proposito della squadra Tam Tam Basketball, siamo molto contenti di averla ospitata, di aver approfondito la loro storia, che ha il sapore di una favola, e di aver trascorso del tempo con i ragazzi che fanno parte di questa importante realtà creata da Massimo Antonelli a Castel Volturno». 

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Coach Perillo

Tam Tam Basketball

Il racconto di Coach Antonio Perillo

Abbiamo chiesto a Coach Antonio Perillo di raccontarci qualcosa su Tam Tam Basketball e questo è stato il suo racconto:  «Tam Tam è nato 7 anni fa il Presidente è Massimo Antonelli, un ex giocatore di Serie A, che qualche anno fa quando è andato ad abitare a Coppola Pineta Mare, dove c’erano dei ragazzi che frequentavano un’area balneare e gli è venuta l’idea di aiutare questi ragazzi stranieri facendoli giocare a basket su un campetto all’aperto sulla spiaggia. Con il passare del tempo e un vero e proprio “tam-tam” di passa parola (da qui il nome della società) la comunità si è ingrandita e i ragazzi sono aumentati notevolmente.

Con l’aiuto di persone legate al sociale e di volontari è stata data in gestione una palestra, quindi si è passati da un’attività prettamente oratoriale a qualcosa di più strutturato e organizzato.  Massimo ha chiamato anche me, che ho avuto già delle esperienze a Scampia legate al sociale con lo strumento basket, ma per mancanza di strutture ho dovuto interrompere l’attività, per poter alzare anche il livello qualitativo delle squadre che alleniamo, infatti ora prendiamo parte anche ai campionati federali. Questa nuova organizzazione è sia uno strumento per dare regole ai ragazzi, sia uno stimolo per partecipare con costanza agli allenamenti. I nostri atleti provengono quasi totalmente da una comunità di nigeriani, sono tutti nati in Italia, figli di persone immigrate negli anni 80 e provenienti dalla stessa zona della Nigeria. Nel corso degli anni la comunità si è ampliata, si stima che attualmente a Castel Volturno ci siano circa 40mila nigeriani e 15mila italiani. I ragazzi sono molto ben integrati nella realtà di Castel Volturno, frequentano regolarmente le scuole italiane, dove l’80% degli studenti è nigeriano. Stiamo facendo anche dei progetti per le scuole dell’infanzia ed elementare, in modo da far conoscere il basket fin da piccolini, e prendiamo parte ai campionati Fip con gli Under 13,15,17,  e abbiamo anche una squadra femminile.

Le problematiche maggiori sono state quelle legate alla frequentazione in modo assiduo gli allenamenti, ma è stata la cosa sulla quale abbiamo insistito molto, perché è importante dare loro delle regole, far vivere loro secondo la deontologia dell’atleta. Le loro famiglie non le conosciamo, non vengono mai in palestra, spesso non sappiamo nemmeno quanti sono i componenti del loro nucleo famigliare. Hanno una cultura diversa rispetto a quella italiana, ma la cosa importante è vedere che i ragazzi vengono in palestra e si divertono a giocare».

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